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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Due appuntamenti, risposta a Giannozzo Pucci

Caro Giannozzo, ti ringrazio per l’invito alla bella iniziativa. Mi dispiace molto non esserci, ma sarò a Roma per la Convention Ecologista e Civica So bene delle resistenze tue e di molti. Vecchi rancori e, ancor più, vecchi modi di fare non aiutano alla nascita di questo benedetto soggetto politico di cui tutti ne sentiamo la mancanza e a cui ciascuno lavora a modo proprio o non vi lavora affatto. E’ di oggi la notizia della fusione del nocciolo al reattore 1 di Fukushima . Tu dici che c’è bisogno di una rifondazione culturale, io concordo, ma è altrettanto urgente una Conversione ecologica anche e soprattutto della politica. Sabato e Domenica si uniranno almeno quel che resta dei Verdi, pezzi dell’associazionismo ambientalista e gli amministratori che in questi anni, nonostante i governi che si sono succeduti, sono riusciti a portare avanti buone pratiche amministrative sul piano della Conversione ecologica e non solo. E proseguiranno una serie di contatti promettenti,

Perché conversione e non riconversione o rivoluzione?

Perché conversione e non riconversione o rivoluzione? Io non so se sia stato Alexander Langer ad utilizzare per primo questo termine. Suppongo di sì. Sicuramente è il primo che lo ha utilizzato con una certa sistematicità. Fin dai primi convegni verdi, ed ancora oggi, si tende a parlare di riconversione ecologica dell'economia (accompagnato all'ossimoro di “sviluppo sostenibile”). Non vi è una visone complessiva. Siamo sempre imprigionati dallo sguardo dell'homo economicus che, ormai da un secolo e mezzo, tutto vede, teorizza e pratica in nome dell'economia, quasi- a voler riscrivere la Bibbia- Dio avesse creato il mercato e tutto il resto al seguito. La riconversione parla sul piano economico, parla di un cambiamento delle attività produttive: la riconversione dell'industria bellica per esempio o di quella dell'automobile o di quella energetica. Oggi, almeno a parole, tutti o meglio molti sono d'accordo sulla necessità di questa riconversione che al mom

Perché al bivio non scegliamo la strada che ci porta alla sopravvivenza?

Dicevo del bivio : una strada, quella già percorsa dai Sumeri, ci porta verso la fine della società che conosciamo, l'altra, quella degli islandesi, ci porterebbe a continuare ad esistere. Quando ci troviamo sull’orlo di un baratro, fermarsi e retrocedere è la cosa più naturale e sensata che ciascuno fa normalmente. Perché a livello politico e sociale non è così? Perché non siamo in grado di separare il termine “sostenibilità”, (che va declinata sicuramente nei suoi tre aspetti: ambientale, sociale ed economica) al termine “sviluppo”? Perché al termine, sicuramente provocatorio, “decrescita” gli stessi promotori devono affrettarsi ad aggiungervi “serena” o “felice”, pena non essere presi nemmeno in considerazione? Io credo che la risposta stia nel conflitto tra la semplicità della percezione dell’individuo e la complessità del sistema che abbiamo messo in piedi. Se torniamo agli esempi di Laster R. Brown la cosa mi sembra abbastanza evidente. Gli allevatori avevano a portata

1° Maggio: lavoro e conversione ecologica.

Quasi trent'anni fa Alex Langer faceva queste riflessioni. Facciamo pure con comodo prima di comprendere :-) P. Ecologia e movimento operaio - Un conflitto inevitabile? di Alexander Langer 1.10.1983, Ottobre 1983, VerdeUIL E' un vero e proprio luogo comune truffaldino, quello che vorrebbe in contrasto immanente il movimento ecologico con quello operaio, o più in generale l'ecologia con il lavoro. Ma tant'è che passa per acquisita la contraddizione tra risanamento ambientale e posti di lavoro, e vengono citati gli operai della Farmoplant di Massa, dell'ACNA di Cengio o della Stoppani di Genova per dimostrarla: tutti casi dove gli operai ed i sindacati erano mobilitati a difendere la continuità produttiva di impianti chimici gravemente inquinanti, di cui la popolazione ed "i verdi" chiedevano la chiusura. Stessa storia a Montalto di Castro: operai e sindacati in piazza per far portare a termine la "promessa" centrale nucleare, ecologisti al