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Visualizzazione dei post da 2011

Invito a votare il simbolo numero 3 presentato dall'appello Abbiamo un sogno alle primarie della costituente ecologista e civica.

Cari/e, come sapete domani e Domenica sarà possibile votare per decidere il simbolo (e legato a questo il nome) del nuovo soggetto politico che si identifica nella nostra carta d’intenti Sono stati mesi di duro lavoro, di confronto aperto, di infinite discussioni, ricchi di soddisfazioni e di frustrazioni. Non siamo all’inizio e non siamo alla fine, siamo in mezzo al guado. Stiamo aggregando soggetti diversi tra loro per storia e appartenenza ma convergenti verso un unico obiettivo. Non serve qui rammentare che “indignarsi non basta” come dice Pietro Ingrao. Ma moltissime sono ancora le resistenze, le diffidenze e l’attendismo (vediamo cosa succede!). Prendo l’esempio della Toscana. I Verdi regionali sono tra coloro che temono che con questa operazione si voglia svendere o liquidare l’esperienza dei Verdi verso un soggetto di indefiniti "civici". La stragrande maggioranza dei movimenti civici toscani, viceversa, percepisce una forzatura dei tempi e una p...

Lettera a Severino Saccardi, direttore di "Testimonianze". Contributo per il numero 478 di prossima uscita.

Con un ringraziamento per la diffusione anticipata alla redazione di "Testimonianze" , rivista fondata da Ernesto Balducci. Acqua bene comune, cambiamento di paradigma epocale. Caro Severino, scusa se ancora una volta interloquisco direttamente con te con la forma della lettera, ma mi aiuta molto ad esprimere ciò che il tema che ci proponi va a fare emergere del poco del mio sapere sul tema specifico e del molto riguardante un’analisi più complessiva in cui il tema si inserisce a pieno titolo e di cui più volte abbiamo accennato a discutere. Mi perdonerai quindi, se pur partendo dal tema dato, allargherò un po’ i termini della discussione stessa. Sicuramente altri citeranno il bel libro di Vandana Shiva Le guerre dell’acqua (Feltrinelli, 2003), credo sia un testo fondamentale per chiunque voglia affrontare il tema. A me preme soffermarmi su alcune delle premesse del libro stesso che oggi trovano piena conferma nel recente risultato referendario e segnalano (finalmente)...

Dopo la Convention di Roma tra ecologisti e civici.

Sarò lungo. Ho atteso un po' prima di scrivere qualcosa per riflettere e sedimentare le impressioni. La valutazione è sostanzialmente positiva, ciò che è entrato in relazione riesce a creare qualcosa. Si è avviato un processo costruttivo includente. Non è poco. Ovviamente è fin troppo facile individuare limiti e fare critiche a ciò che è stato fatto. Metto qui alcuni link che danno un'idea di ciò che è avvenuto, poi una bella lettera critica del giovane Valentino Liberto e la mia risposta che fotografa il mio stato d'animo nei confronti del percorso avviato. Qui le impressioni di Luciano Coluccia Qui Michele Dotti Marco Boschini Giuliano Tallone Si noterà l'assenza, ancora una volta, del genere femminile. A dire il vero Terra ha pubblicato un articolo di Pinuccia Montanari . Lo riporto per completezza di informazione ma ritengo politicamente del tutto irrilevante chi rimpiange il simbolo, l'identità verde, non muove foglia per costruire "il nu...

Due appuntamenti, risposta a Giannozzo Pucci

Caro Giannozzo, ti ringrazio per l’invito alla bella iniziativa. Mi dispiace molto non esserci, ma sarò a Roma per la Convention Ecologista e Civica So bene delle resistenze tue e di molti. Vecchi rancori e, ancor più, vecchi modi di fare non aiutano alla nascita di questo benedetto soggetto politico di cui tutti ne sentiamo la mancanza e a cui ciascuno lavora a modo proprio o non vi lavora affatto. E’ di oggi la notizia della fusione del nocciolo al reattore 1 di Fukushima . Tu dici che c’è bisogno di una rifondazione culturale, io concordo, ma è altrettanto urgente una Conversione ecologica anche e soprattutto della politica. Sabato e Domenica si uniranno almeno quel che resta dei Verdi, pezzi dell’associazionismo ambientalista e gli amministratori che in questi anni, nonostante i governi che si sono succeduti, sono riusciti a portare avanti buone pratiche amministrative sul piano della Conversione ecologica e non solo. E proseguiranno una serie di contatti promettenti, ...

Perché conversione e non riconversione o rivoluzione?

Perché conversione e non riconversione o rivoluzione? Io non so se sia stato Alexander Langer ad utilizzare per primo questo termine. Suppongo di sì. Sicuramente è il primo che lo ha utilizzato con una certa sistematicità. Fin dai primi convegni verdi, ed ancora oggi, si tende a parlare di riconversione ecologica dell'economia (accompagnato all'ossimoro di “sviluppo sostenibile”). Non vi è una visone complessiva. Siamo sempre imprigionati dallo sguardo dell'homo economicus che, ormai da un secolo e mezzo, tutto vede, teorizza e pratica in nome dell'economia, quasi- a voler riscrivere la Bibbia- Dio avesse creato il mercato e tutto il resto al seguito. La riconversione parla sul piano economico, parla di un cambiamento delle attività produttive: la riconversione dell'industria bellica per esempio o di quella dell'automobile o di quella energetica. Oggi, almeno a parole, tutti o meglio molti sono d'accordo sulla necessità di questa riconversione che al mom...

Perché al bivio non scegliamo la strada che ci porta alla sopravvivenza?

Dicevo del bivio : una strada, quella già percorsa dai Sumeri, ci porta verso la fine della società che conosciamo, l'altra, quella degli islandesi, ci porterebbe a continuare ad esistere. Quando ci troviamo sull’orlo di un baratro, fermarsi e retrocedere è la cosa più naturale e sensata che ciascuno fa normalmente. Perché a livello politico e sociale non è così? Perché non siamo in grado di separare il termine “sostenibilità”, (che va declinata sicuramente nei suoi tre aspetti: ambientale, sociale ed economica) al termine “sviluppo”? Perché al termine, sicuramente provocatorio, “decrescita” gli stessi promotori devono affrettarsi ad aggiungervi “serena” o “felice”, pena non essere presi nemmeno in considerazione? Io credo che la risposta stia nel conflitto tra la semplicità della percezione dell’individuo e la complessità del sistema che abbiamo messo in piedi. Se torniamo agli esempi di Laster R. Brown la cosa mi sembra abbastanza evidente. Gli allevatori avevano a portata...

1° Maggio: lavoro e conversione ecologica.

Quasi trent'anni fa Alex Langer faceva queste riflessioni. Facciamo pure con comodo prima di comprendere :-) P. Ecologia e movimento operaio - Un conflitto inevitabile? di Alexander Langer 1.10.1983, Ottobre 1983, VerdeUIL E' un vero e proprio luogo comune truffaldino, quello che vorrebbe in contrasto immanente il movimento ecologico con quello operaio, o più in generale l'ecologia con il lavoro. Ma tant'è che passa per acquisita la contraddizione tra risanamento ambientale e posti di lavoro, e vengono citati gli operai della Farmoplant di Massa, dell'ACNA di Cengio o della Stoppani di Genova per dimostrarla: tutti casi dove gli operai ed i sindacati erano mobilitati a difendere la continuità produttiva di impianti chimici gravemente inquinanti, di cui la popolazione ed "i verdi" chiedevano la chiusura. Stessa storia a Montalto di Castro: operai e sindacati in piazza per far portare a termine la "promessa" centrale nucleare, ecologisti al ...

Caro San Cristoforo

Nel commentare il post precedente (vedi sotto), Pino Romano, dei Movimenti Civici di Sicilia (bella realtà che vi invito a conoscere), mi suggeriva di pubblicare e diffondere la lettera a S.Cristoforo di Alexander Langer. Lo faccio molto volentieri. P. 1.3.1990, Per "Lettere 2000" ed.Eulema Caro San Cristoforo non so se tu ti ricorderai di me come io di te. Ero un ragazzo che ti vedeva dipinto all'esterno di tante piccole chiesette di montagna. Affreschi spesso sbiaditi, ma ben riconoscibili. Tu - omone grande e grosso, robusto, barbuto e vecchio - trasportavi il bambino sulle tue spalle da una parte all'altra del fiume, e si capiva che quella era per te suprema fatica e suprema gioia. Mi feci raccontare tante volte la storia da mia madre, che non era poi chissà quale esperta di santi né devota, ma sapeva affascinarci con i suoi racconti. Così non ho mai saputo il tuo vero nome né la tua collocazione ufficiale tra i santi della chiesa (temo che tu sia stato vi...

Conv e Conv.

Un nuovo soggetto politico ecologista, civico, solidale, all’altezza delle sfide che il nostro tempo ci impone, dovrà ripartire dai due ultimi scritti un po’ più organici di Alexander Langer sulla Conversione Ecologica e sulla Convivenza. Su questi pilastri è possibile scomporre e ricomporre ciò che una volta si divideva tra destra e sinistra. In una forza di questo tipo vi potranno confluire conservatori (del pianeta), ma non razzisti o sviluppisti (e nuclearisti) che oggi albergano abbondantemente in tutte le sinistre (polticamente rappresentate, non parlo qui di reti e laboratori in ebollizione dal basso che, mi auguro, confluiscano in questo nuovo soggetto). Buona lettura: La conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile Tentativo di decalogo per la convivenza inter-etnica

Il bivio

Occorre maturare la consapevolezza che siamo giunti alla fine di una fase storica, indugiarvi ulteriormente rischia di essere letale. Wolfgang Sachs nel “Dizionario dello Sviluppo” (edizioni Gruppo Abele 1998) propone di chiamare “era dello sviluppo” quel particolare periodo storico che ha inizio il 20 Gennaio 1949 quando Harri S. Truman, per la prima volta, dichiarò nel suo discorso inaugurale l’emisfero Sud “area sottosviluppata”. Subito dopo aggiunge: “Ciò che nasce in un dato momento, tuttavia, può in un momento successivo morire, ed è per questo, perché la storia ha posto fuori del tempo le sue quattro premesse, che l’era dello sviluppo conosce il suo declino”. La prima premessa a cui Sachs fa riferimento è la convinzione che gli Stati Uniti, e con loro l’occidente, si trovassero al vertice della scala evolutiva. Premessa spazzata via dalla crisi ecologica. Eppure “l’era dello sviluppo” è recente e l’umanità ha trascorso molto tempo facendone “tranquillamente” a meno. Mi ha col...

Dialogo aperto con Mao Valpiana sull'intervento militare in Libia

Pubblico qui un dialogo con Mao Valpiana in corso, aperto a chi vuole intervenire, sull'intervento militare in Libia. Si tratta di "botte e risposte" a caldo e a carattere privato, senza quindi la pretesa di essere risposte articolate e ufficiali (del Movimento Nonviolento o Azione Nonviolenta). 31 Marzo. 6° giorno del digiuno a staffetta contro la guerra e il nucleare. Mao invia questa nota di accompagnamento al file con gli aderenti al digiuno: Sì è concluso il 5° giorno ed inizia il 6° del digiuno collettivo a staffetta "per opporsi alla guerra e al nucleare".Si stanno moltiplicando le iniziative nonviolente e cresce il numero delle persone che aderiscono e partecipano con un giorno di digiuno. Ogni giorno che passa, anche ai più distratti o agli indifferenti appare sempre più evidente che la nuova guerra scatenata in Libia anzichè lenire le sofferenze dei deboli e delle vittime, le aggrava. Anzichè fermare le stragi, le aumenta. Anzichè indebolire il dit...

Mangiarsi le mani o costruire, finalmente, un soggetto politico adeguato ai tempi che stiamo vivendo?

Adriano Sofri, all'indomani del trionfo dei verdi tedeschi, scrive sulla sua pagina di facebook : ‎(E i verdi italiani si mangiano le mani). Questa sua battuta, pur tra parentesi, merita una risposta articolata. In molti non si stanno mangiando le mani ma stanno lavorando per vedere di cambiare l'anomalia italiana voluta anche da chi ha preso una vera e propria cantonata ai tempi della costruzione del PD. Allora(2007) risposi ad Adriano così (è un po' datata, ma la sostanza non è mutata): Caro Adriano Sofri, (mio personale e segreto maestro, assunto a tale ruolo grazie alla sua profonda solitudine nella quale mi rispecchio e riconosco) le scrivo questa lettera per interloquire a proposito del suo articolo su Repubblica di Domenica 22 Aprile e per rivolgerle un appello disperato. Premetto che saluto con favore la nascita del Partito Democratico per molti dei motivi da lei descritti (come saluto con favore una ricomposizione della così detta sinistra radicale e tutto ...